Fotografo: Davide Ghizzoni.
Art Director: Benedetta Pigoni.
Coordinamento progetto: Mariangela Simonazzi:
Membri del collettivo Valore Aggiunto ODV: Corino Francesco Fiordalisi, Platini Alice , Giulia Spaggiari, Cecilia Soncini, Pierluigi Izzi, Ilaria Ghinolfi , Nadia Rosselli, Braglia Daniele, Lucia Melegari, Martino Spadoni, Alessandro Pizzi , Debora Ferrari, Stefano Carnevali, Concetta Pacella, Letizia Piacentini, Andrea Melegari, Nicolò Bulzis .
CONCEPT
La natura ama nascondersi, afferma Eraclito. Tuttavia, la natura ama anche rivelarsi. Anzi, a volte è necessario che si riveli. Spesso alcune persone vivono nell’invisibilità poiché in situazione di disabilità o fragilità. Come Giardini Segreti circondati da alti muri, rimangono celati agli sguardi. L’arte rappresenta una chiave per entrare in questi Giardini Segreti e scoprirne la bellezza. Attraverso l’arte, si può restituire visibilità a chi è stata negata. Per questo, noi del collettivo Valore Aggiunto, associazione che nasce dall’incontro di famiglie residenti nei comuni di Albinea, Vezzano, Quattro Castella unite da una comune esperienza di vita fra persone con disabilità, siamo partiti verso un’esplorazione dei Giardini Segreti che risiedono in noi attraverso lo sguardo della fotografia. Un’esplorazione che desidera dare la possibilità a chi abita un Giardino Segreto di esprimersi e raccontarsi anche nelle proprie fragilità. Fragilità che non sono sinonimo di debolezza, ma diventano testimonianza di una potenza segreta che ama nascondersi sia nell’uomo che nella natura. Fragilità che raccontano il desiderio di vivere, di esserci, di essere riconosciuti. Per questo, per entrare nel Giardino Segreto di qualcun altro, è necessario muoversi in punta di piedi con
cura e delicatezza.
Il percorso fotografico della mostra Giardini Segreti non indaga solo i giardini segreti del territorio Reggiano ma anche i Giardini Segreti che risiedono dentro di noi. Noi del collettivo ci siamo sentiti coinvolti nell’esplorare e documentare i nostri Giardini Segreti interiori, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulle nostre esperienze, emozioni e percezioni.
La mostra si propone anche di evidenziare le connessioni profonde tra l’essere umano e la natura, riflettendo sulla simbologia dei Giardini Segreti come spazi di crescita, rigenerazione e trasformazione. Attraverso le immagini e le storie raccontate, si intende promuovere la valorizzazione delle diversità, invitando il pubblico a esplorare la bellezza e la complessità che risiede in ognuno di noi e nel mondo che ci
circonda.
La mostra non sarà solo un’esposizione visiva, ma anche un’esperienza immersiva che coinvolgerà i visitatori attraverso un percorso multisensoriale e accessibile utilizzando la CAA (comunicazione aumentativa e alternativa) volto alla creazione di un ambiente accogliente e inclusivo che favorisca la condivisione e la connessione tra le persone attraverso l’arte.