QUEL NESSUNDOVE
Installazione
Stampe dimensioni variabili, proiezioni
2023, 2024
La condizione umana è quella di sapersi parte del mondo naturale e di percepirne allo stesso tempo una distanza, una difficoltà di identificazione piena e armoniosa. Rilke indaga questa sensazione di distacco nella sua ottava elegia in cui con l’espressione “Quel Nessundove” si riferisce ad una dimensione naturale assoluta di cui non possiamo avere piena esperienza in quanto esseri pensanti, dotati di intelletto, cultura, memoria. L’animale a differenza nostra è sempre dentro la vita, vive la pienezza del mondo nella sua totalità.
Questa serie di immagini nasce dal desiderio di trovare uno spiraglio verso Quel Nessundove, un accesso a quella dimensione naturale in armonia con il suo enigma. Attraverso la ricerca di piccoli indizi, frammenti di realtà in cui essa potrebbe manifestarsi, le immagini raccontano ciò che resta di brevi incontri che prendono forma in una condizione di lontananza. Il tentativo di avvicinare queste presenze sfuggenti ne provoca il loro progressivo sfumare e rivela possibili immagini nascoste ai limiti della visione: la fotografia diventa una chiave d’accesso ad un flusso invisibile che sta tra tutte le cose e le pervade. La dimensione naturale resta inafferrabile ma nell’immagine si crea uno spazio in cui è possibile un avvicinamento.
Sara Passerini è un’artista visiva che lavora con diversi media. Attraverso azioni performative, installazioni, riprese fotografiche e video la sua pratica artistica indaga il quotidiano alla ricerca di uno strappo nel reale verso una dimensione latente del vivere umano, sociale e naturale. Tra visione, immaginazione, tecnologia e memoria l’immagine agisce come soglia e rimanda ad un flusso vitale in cui passato e presente sfumano in possibili evoluzioni. Lo spazio dell’immagine, esplorato come corpo vibrante in divenire, è contenitore di possibilità e si offre a una continua riscoperta.