La lingua del sogno è la lingua con cui comunicare, scambiarsi pensieri, tenere insieme in un’immensa sinfonia, le voci di ciò che esiste dentro e fuori di noi.
Accorgersi di fare parte di un’orchestra spontanea in cui tutti gli elementi (naturali, animali, umani…) si fanno sentire, ci porta ad essere consapevoli del fatto che tutto parla con il proprio alfabeto, ed è nell’ascolto la chiave per interpretare i messaggi dell’intorno che influenzano e cambiano le nostre armonie.
La lingua del sogno è fatta di storie, di ricordi, di piccoli accadimenti che con le bambine e i bambini del nido scuola Faber abbiamo provato a collezionare e a leggere, immaginando degli spartiti che possano incorniciare queste scoperte che ci rendono manifesto il qui e ora.
Nella nostra ricerca lo spartito rappresenta la metafora del processo di messa a fuoco dei dettagli che insieme danno vita a una composizione viva, sempre in mutamento.
Tutto quello che cresce può sognare_
Samuel (5 anni)