L’UNITÀ DEGLI IꓕSOԀԀO
Una mostra di foto e poesie a cura di Cristiano Lugli e Nia Anto
(con la partecipazione di Mattia Begotti e Sara Catellani)
Dove l’attitudine generale ci porta a vedere solo il risultato finale di ogni cosa, dove si viene spinti a pensare che è solo il risultato ciò che davvero conta, riscopriamo ciò che è l’essenza prima di ogni risultato.
Ogni risultato porta in seno una forza trascendente che ha condotto alla generazione di quel risultato, buono o cattivo, bello o brutto che sia.
La distinzione fra atto e potenza — ovvero su ciò che i sensi ci permettono già di vedere e ciò che, invece, è possibile ma non ancora reale, non ancora concreto — diviene il focus per comprendere come e perché «la natura ama nascondersi», secondo il noto adagio (nonché pensiero) di Eraclito e di chi lo ha poi succeduto: la vera forza delle cose si nasconde proprio nel potenziale che esse possono esercitare.
Ciò che noi vediamo e percepiamo era già prima che noi lo vedessimo e percepissimo. La vita stessa esiste già in potenza, prima ancora di manifestarsi in un atto vero e proprio.
La vita esiste in tutte le cose, e tutto ciò che abbiamo attorno ci parla di Vita.
Nel ventre di una donna esiste la potenza genitrice senza che lei la eserciti per forza; in un chicco di grano si nasconde la forza di ciò che esso, da solo, sarà o comunque sarebbe capace di generare; in un vaso pieno d’acqua si è già manifestata quella potenza capace di accogliere un colore pronto ad imbrattare la limpidezza di quel liquido trasparente, fermo, incolore ed inodore.
Nelle gambe di una donna che si attorcigliano vicino ad un albero c’è già quella femminilità e quella sensualità capace di generare rapporti duraturi nel tempo.
L’Unità degli ı̣ʇsoddO, che è la semplice coesistenza di due contrari dovuta al fatto che uno non potrebbe esistere senza l’altro, nė tantomeno l’uno essere conosciuto se non in virtù dell’esistenza del suo opposto, è la chiave di ogni visione che voglia dirsi razionale.
In questa mostra, attraverso foto e poesie (l’immagine che attraverso gli occhi alimenta i sensi, e la scrittura che attraverso il cuore interagisce con le emozioni), vogliamo dare vita ad un’interpretazione tanto umana quanto primordiale della «natura che ama nascondersi».
Da domenica 28 aprile, giorno in cui avrà luogo l’inaugurazione del nostro progetto alle ore 17:00, vi aspettiamo presso il Bar Ristorante “La Tana” a Borzano di Albinea per brindare e commentare insieme il nostro lavoro.
CHI SIAMO
Cristiano Lugli, 31 anni, curatore della mostra e terza partecipazione al Circuito OFF del Festival della Fotografia Europea, si occupa della direzione artistica della mostra ed è interprete delle poesie.
Anto Camposano, in arte Nia Anto, 33 anni, è la principale fotografa della mostra. Molto attiva su tutto il territorio reggiano ed in particolare appenninico, ama scattare ovunque trovi un’ispirazione che la spinga a farlo. Estro, colori, autenticità e capacità di fare grandi e di dare gran significato alle cose semplici sono le sue caratteristiche preponderanti. Per la prima volta al Circuito OFF, Anto è curatrice della parte artistico/fotografica del progetto.
Mattia Begotti, 30 anni, fotografo di grande passione e con grandi capacità artistiche, ha già reso il suo lavoro nel 2018 partecipando al Circuito OFF insieme a Cristiano Lugli e a Francesco Deriu. Oggi risale in cattedra offrendo due importanti scatti a questa mostra.
Sara Catellani, 22 anni, una forza della natura che presta il suo talento ad ogni circostanza grazie alla sua capacità di adattarsi ed inventarsi in ogni situazione. Ama girare, ama l’avventura e, in mezzo a queste, ha sempre con sé la sua macchina foto. Per la prima volta al Circuito OFF, Sara contribuisce ad arricchire la mostra con uno scatto molto significativo.
«L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni» (Pablo Picasso)