Attraverso la serie di sei fotografie, è stato esplorato il concetto che la natura ami nascondersi nelle pieghe della quotidianità urbana. Inizialmente, sono state catturate immagini della natura all’interno di una stanza artificiale, un simulacro necessario poiché sempre più spesso la natura si trova lontana dalle nostre città. Questo primo passo riflette la nostra crescente dipendenza dall’artificiale per sperimentare la bellezza naturale. Successivamente, le immagini sono state proiettate sulla forma umana, giocando con la dualità della nostra esistenza. L’uso di un corpo umano come tela sottolinea la connessione intrinseca tra noi e la natura, ma al contempo mette in evidenza come siamo diventati più avvolti dall’artificiale. Questo progetto mira a suscitare riflessioni sul nostro ruolo nel mantenere viva la connessione con la natura, anche quando sembra nascondersi dietro le strutture artificiali che abbiamo creato.
Nel corso di questo progetto, una parte significativa delle immagini è stata catturata nel suggestivo scenario delle Terme San Filippo, collocate nel sud della Toscana, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata. La collocazione geografica particolare di questo luogo e la limitata presenza umana hanno preservato la sua bellezza naturale, mantenendo intatto un aspetto selvaggio e incontaminato. Attraverso queste immagini, si cerca di catturare non solo la bellezza intrinseca delle terme, ma anche di riflettere sulla connessione tra la natura e la presenza umana, anche in luoghi remoti dove essa sembra conservare la sua autenticità dietro il velo della modernità.
Melissa Arena (Livorno, 1999), a Luglio 2023 ha conseguito il diploma triennale in Pittura, all’Accademia di Belle Arti di Carrara, con la tesi L’opera di Egon Schiele e Annette Messager come riflessione sulla frammentazione umana. Attualmente frequenta il biennio di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua pratica artistica prende il doppio come centro. Attraverso particolari di corpi umani, esamina la frammentazione del sé, la dualità, la fluidità di genere, i legami con noi stessi, gli altri e il mondo esterno. Interessata al medium della fotografia, i suoi lavori spaziano tra trovare un punto di connessione tra il linguaggio fotografico e pittorico, attraverso lavori di Mixed Media art, fotografia analogica e digitale, polaroid, con un particolare interesse alla doppia esposizione, e installazioni fotografiche.
Esposizioni
Febbraio 2024 – Mostra collettiva Taking Care per Art City, Bologna
Maggio 2023 – Mostra collettiva Equidistanti ma non vicini, Votre Project Room, Carrara
Dicembre 2022 – Finalista con un’opera fotografica alla XVI edizione del Premio Nazionale delle Arti