Secondo alcuni studi la “pelle sensibile” è la conseguenza della compromissione della “funzione di barriera” della pelle. Talvolta la cute reagisce a fattori ambientali quali il freddo, il vento o il caldo, il sole; oppure al contatto con sostanze che ci vengono descritte come curative: farmaci, detergenti, saponi o cosmetici; o è -infine- il risultato di fattori psicologici come l’ansia, lo stress o gli sbalzi ormonali. Fattori esterni ed interni determinano la trasformazione della “sensibilità” in “sensibilizzazione” del nostro avamposto carnale. Così anche l’Arte viene quotidianamente aggredita da fattori esterni ed interni che ne determinano defogliazione e mutazioni; Karini e Incerti Telani, consce della possibile evoluzione o degradazione annunciata, camminano su di un baratro/confine di “reattività” delle loro suture visive che implicano decostruzioni chirurgiche del concetto stesso di oggetto d’Arte.
Fotografie: Maria Assunta Karini
www.karinimariaassunta.wordpress.com/
www.instagram.com/karini_marion845
Collages: Jessica Incerti Telani