C’è un vasto mondo che resta lontano dagli occhi, dai corpi, dalle esperienze quotidiane di superficie, e non perché voglia sottrarsi ai nostri sensi, ma perché richiede tecniche particolari di esplorazione e la volontà di lasciarsi alle spalle i pregiudizi, il timore dell’oscurità, dell’ignoto.
Non è un regno a parte, è fatto della stessa natura che ci è familiare e incluso nella sua circolarità: roccia, aria, acqua, vita… ignorare le sue voci profonde, il richiamo che esercita sul desiderio tutto umano di conoscenza, significherebbe tradire il vero, dimezzarlo, e negare la nostra insaziabile pulsione ad allargare gli orizzonti del sapere.
Sotto cieli di pietra intende portare in luce qualche modesto aspetto di questo mondo e dei suoi argonauti.
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