Il concept dell’edizione 2024 di Fotografia Europea è il frammento B123 D-K di Eraclito che recita φύσις κρύπτεσθαι φιλεῖ “La natura ama nascondersi” nel significato coerente con il pensiero del filosofo per cui l’essenza originaria della realtà non deve essere guardata e pensata superficialmente ed in base al solo fenomeno, a ciò che ci si presenta, a ciò che appare; pertanto tutto l’esistente, per Eraclito, ha in sè, come profonda, intima natura (ecco l’accezione con cui interpretare il termine φύσις) una complessità, una moltitudine di sfaccettature, una ‘stupenda armonia da contrasti’. Una dimostrazione di apertura mentale che ho sempre trovato straordinaria per l’ epoca (I-II secolo).
Alla luce di questo pensiero ho ritenuto che le mie ‘perle di fiume’ potessero invitare a cogliere aspetti molto differenti, a volte conflittuali, persino dicotomici, della Natura del nostro fiume Po: placido/vorticoso, rigoglioso/desertico, colorato/monocromatico; la Bellezza del Po non è mai uguale a se stessa, ed è profondamente fuorviante avvicinarsi ai suoi paesaggi con pregiudizi dettati dalla scontatezza, dall’ovvietà, che banalizzano inevitabilmente e riducono il valore delle possibilità di osservazione e riflessione; per questo ogni immagine è per me una ‘perla d fiume’, ognuna diversa, ognuna con le sue caratteristiche peculiari, e ciascuna preziosa, poiché impermanente ed irripetibile, prospettiva ancora una volta presente nella filosofia di Eraclito che, con una metafora fluviale il cui significato è perfetto anche per le mie immagini, in un altro frammento a lui attribuito, scrive: πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός, cioè “tutto scorre come un fiume”. Ecco allora che le fotografie qui esposte sono sfaccettature di un fiume che esiste da (quasi) sempre, che attraversa terre e tempo, restando se stesso e continuamente cambiando; è la natura stessa del Po, che cambia sempre tracciato, che crea un nuovo corso, in perenne mutamento.

 

Erika Sereni é Architetto e Fotografa e vive e lavora a Colorno (PR), svolgendo attività di progettista libero professionista.

Nel 2012 ha frequentato il Master di Fotografia Avanzata presso Istituto Europeo di Design, Milano.

Ha partecipato a numerose esposizioni a Parma, Ferrara, Torino, Roma, Venezia e Milano nell’ambito di progetti collettivi ed a seguito di premiazioni in concorsi collegati (tra cui Tapirulan, Boulevart, MarteLive, Segni 20X20, Archivio E.Sereni – Museo Cervi).

Le sue mostre personali:”via Roma n.16″ (2007-2009, Parma, Skopje, Ferrara), “una giornata negli orti” (2010, Parma), “oggetti smarriti – objets trouvés” (2011-2012 Parma, Milano), “tracce di memoria” (2012, Parma, Venezia), “la biblioteca del colore” (2013, Parma, Venezia), “SonoSoloDettagli” (2014, Parma), “Una Duos” (2015, Atene), “ BordoStrada – la via Emilia Altrimenti ed Altrove” (2016, Reggio Emilia), “Femminile_Plurale” (2016, Parma), “Frutti Preziosi” (2017, Parma), “Arte ritrovata” (2018, Reggio Emilia), “L’isola di Pan o UnAltroPo” (2019, Reggio Emilia), “inun mondo mio…” Pietro Ghizzardi uomo ed artista” (2022, Reggio Emilia).

Del 2007 è la sua prima mostra personale “Case che crollano”.

Il suo progetto “via Roma n.16” viene selezionato dall’Archivio Giovani Artisti di Parma, cui è iscritta dal 2007, per prendere parte alla XIV Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, svoltasi nel settembre 2009 a Skopje (Macedonia), e viene esposto nel Museo Nazionale della città.

Nello stesso anno il medesimo progetto “via Roma n.16″ viene inserito nella tesi di laurea di S. Vanni in Beni artistici, teatrali e cinematografici, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli studi di Parma, relatrice C.Casero, correlatrice G.Bianchino, dal titolo ‘L’immagine dell’O.P. di Colorno nelle fotografie d’archivio’.

Le immagini del portfolio “La biblioteca del colore” nel 2015 presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia, partecipando al circuito off di via Roma di Fotografia Europea.

Il progetto “UnaDuos” è stato selezionato per l’esposizione PhotoBook, svoltasi presso il Benaki Museum di Atene, durante il PhotoFestivalAthens, giugno-luglio 2015.

Dal 2015 espone durante tutte le edizioni di Fotografia Europea a Reggio Emilia, nell’ambito del Circuito Off; a partire dall’anno 2017 le sue mostre personali sono esposte nell’Archivio di Stato della città, inclusa la ricerca “Coltivare e Coltivarsi. Osservando negli orti urbani”, esposta tra maggio e giugno 2023.

Ha pubblicato i volumi “Le vie e le strade di Colorno, Odonimi e toponimi” nel 2019 e “…e di Cella cosa ne é stato? Storia di Cella” nel 2022 insieme al padre Arturo Sereni.

Orario apertura

Lunedì

8.30-14.00

Martedì

8.30-14.00

Mercoledì

8.30-14.00

Giovedì

8.30-14.00

Venerdì

8.30-14.00

Sabato

15.30-19.30

Domenica

chiuso

dal 27 aprile al 8 giugno; inaugurazione sabato 27 aprile dalle 15.30 alle 19.30

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Archivio di Stato di Reggio Emilia, corso B.Cairoli n.6, 42121 Reggio Emilia

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