Il frammento di Eraclito “la natura ama nascondersi” per la sua “oscurità” e per il carattere oracolare, come riporta una abbondante e complessa letteratura filosofica, ci hanno riportato alla mente un libro: i Ching o Il libro dei Mutamenti, antico libro di divinazione cinese. Il frammento è stato immaginato come un esagramma dove alle sei linee (intere o spezzate) corrispondevano le sei immagini, costituenti il progetto; le quali rappresentano stati d’animo, sensazioni, il nostro essere, il nostro divenire dettato dal frammento di Eraclito. Nell’elaborazione dell’esagramma abbiamo seguito la linea di pensiero di Hanna Arendt e del suo concetto di physis (natura) e dal suo senso del divenire delle cose. Il nostro esagramma non poteva non chiamarsi che “Oscuro”, ed è costituito come tutti gli esagrammi del Libro dei Mutamenti da: una sentenza, da un commento e da un’immagine, a cui seguono le linee / immagini esplicative dell’oracolo. Queste vengono elencate dall’alto verso in basso, secondo le regole dei i Ching, ma con delle varianti formali. Così come appariranno nella mostra fotografia subito dopo i quattro pannelli introduttivi.
Osserveremo, quindi: una prima la linea/immagine (che nel video,definiamoprima in alto) con cui inizia l’oracolo, a cui segue una seconda – terza immagine e una quarta – quinta immagine. Si conclude il video e anche la mostra con un’ultima immagine a chiudere l’insieme criptico dell’esagramma.
“Esagramma: l’oscuro”
Sopra la creatività sotto lo stupore.
Sentenza:
L’oscuro cela, tu sveli.
Il fluire di tutte le cose.
Commento
Sii come il sole con le nuvole, per far apparire il cielo.
Passare dal buio alla luce: conoscenza.
L’immagine
L’acqua scorre e giunge alla cima. L’uomo incede con passo certo.
Prima immagine: L’apparire immanifesto
Tutto sembra, ma non è. Il vuoto apparente, l’incomprensibile, comprendono sempre ciò che è in germoglio, da scoprire, destando sbalordimento. Lo stupore muove la conoscenza.
Seconda e terza immagine: Sensi,
I sensi e la percezione squarciano il velo denso dell’oscuro: visibile e invisibile, reale e irreale, ciò che sei e ciò che appari, forma e sostanza si cominciano a manifestarsi
Quarta e quinta immagine: Conflittualità
Allo stupore e all’apprendimento segue la conoscenza. Permane, comunque, l’insicurezza e lo scetticismo sulla Scienza e talvolta la sfiducia. Il dubbio si manifesta e sorgono, quindi, domande, ma ciò deve crea consapevolezza.
Ultima immagine: Il Compimento.
Il trapasso dallo stupore alla conoscenza si deve compiere affinché tutto sia al suo posto. Difficoltosa è la via, ma la luce ti indica dove andare e da dove ripartire.
Conclusioni:
Il venire all’essere delle cose, nascosto nelle sue molteplici apparenze, desta meraviglia. Dallo stupore i nostri sensi generano il pensiero, la creatività. Tutto quello che le sensazioni generano vengono mutuate in immagini, in suoni o in altre fantasticherie.
Collettivo Antipatici Antipodi; Agnese Iozza, Gaetano Nenna, Salvatore Zafarana, Raffaele Zanuttini.