Spazio 1999
Il vuoto perfetto, del tuo caro affetto.
La distanza percorsa dalla luce nel vuoto è esattamente come il tuo abbraccio.
La sincronicità della nostra dialettica, ci ha allontanato dalle
stupide ripicche Junghiane.
A presto. Forse.
Se fossimo nel nostro giardino delle particelle
parleremmo di scelte e non di rinunce.
Ma siamo sedute su noi stesse,
pozzi senza fine con la gola piena di sassi
e ci tiriamo pure le pietre, e se potessimo le stelle tutte.