Mišček ovvero Vita nei boschi

I boschi di Mišček, paese sul confine italo-sloveno, un capanno e due fratelli, ritratti qualche tempo prima che porto in questo territorio, loro natio, sono lo scenario di ambientazione del lavoro Wood life. S’instaura un mutuo dialogo tra noi e questo incredibile posto attraversato da rumorose acque verdi e i richiami leggeri degli uccelli. Mi innamoro di quel luogo denso dei lontani echi di una natura vergine e nascosto al mondo civilizzato. Un forte spirito d’avventura si attiva nel rapporto immersivo e di isolamento. Tornano alla mente le frasi dello scrittore americano Henry David Thoreau.. andai per i boschi perchè desideravo vivere con saggezza.., che nel 1845 si reca per oltre due anni in completo isolamento nei boschi attorno al lago di Walden nel Massachusetts. La sua è un’intensa riflessione sull’armonia del mondo naturale. Durante la lettura di Walden ovvero Vita nei boschi sono intervenuta con appunti e disegni sulle pagine del libro, che sono risultate un contrappunto naturale in questo lavoro a Mišček.

Nascono anche le Tavolette Stereoscopiche: grossi alberi in primo piano e sullo sfondo il digradare di arbusti più sottili, muschi e cortecce nel tentativo di rilevare quella segretezza attraverso una visione tridimensionale.

A seguire il lavoro Nature Box, polaroid sotto teca. Protagonista anche mio figlio, vestito di solo muschio del luogo: l’uomo dallo sguardo primordiale, reincarnato sotto forma di tutela dell’envoirment era tornato assieme ai ragazzi immersi nelle foglie rosse ad abitare le terre abbandonate dall’uomo moderno.

Adriana Iaconcig

“La Iaconcig non vuole documentare, ma piuttosto immergersi, e immergerci, in un mare paesaggistico di sensazioni e riverberi emotivi quanto esperienziali. Le immagini delle gambe di ragazzi nudi in un ambiente boschivo suggeriscono la dimensione, non l’analizzano freddamente. La circondano dubbi e riferimenti che si mischiano con l’eterna paura che l’uomo contemporaneo, ma anche quello antico, aveva della Natura in contrapposizione alla forte ragione d’essere degli ambienti urbani frutto del suo intelletto e dei suoi bisogni. Luoghi selvaggi dove vige la regola del più forte, ma anche dove gli esseri umani possono rilasciare quella che è sempre stata la loro essenza di animali, dimenticando le regole e i piacevoli agi ingannevoli della tecnica. Un ritorno ai boschi, un ritorno a quella che chiameremmo libertà, ma forse è uno stato, seppur onirico e primitivo di incredibile saggezza”.

Nicola Bustreo

Orario apertura

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Sabato

10 - 22

Domenica

10 - 22

Apertura mostra dal 26 al 28 aprile 2024

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VIA MARI 10

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