“Fermo posta: Via Roma 50”
Prendendo spunto dal tema di Circuito OFF – FF 2024 “Via Roma ti nasconde”, l’installazione “Fermo Posta: Via Roma 50” intende mettere in relazione due differenti tecniche artistiche: la fotografia di Luigi Ottani e il collage analogico di Cristina Faedi. Nella mostra infatti le tecniche dei due artisti si integrano secondo una logica che unisce natura e artificio attraverso il minimo comune denominatore: la carta.
Partendo dalle fotografie di luoghi italiani, stranieri o di piccoli dettagli apparentemente secondari, quanto è immortalato dallo scatto fotografico viene reinterpretato, e talora stravolto, creando nuovi panorami attraverso interventi di collage analogico con elementi vintage.
Recuperando la nostalgica (e purtroppo ormai desueta) abitudine di mandare messaggi tramite cartoline da luoghi lontani, questi micro-mondi si celano dentro le eleganti cassette della posta del suggestivo androne di Via Roma 50. Qui, in ogni buchetta, è nascosto un messaggio diverso.
Nasce così un gioco in cui la realtà e la natura vengono percepite come illusorio doppio, dove la provocazione del taglio e dell’incollaggio vuole spingere lo spettatore a cogliere questa simbiosi artificiale: una interconnessione occultata per scoprire nuove e inaspettate visioni dettate dal proprio sentire personale, senza interrogarsi su dove risieda la verità e dove la finzione.
Non solo un gioco visivo, ma anche reale: attraverso modalità incuriosenti e senza la necessità di un percorso narrativo obbligato, sta al visitatore “giocare” con gli autori, scegliendo quale micro-porta aprire per prima e scoprire nei luoghi segreti dell’installazione foto-collagistica il messaggio che gli viene riservato.
L’esposizione si pone quindi in diretto dialogo con il fruitore e con le sue possibili letture e reazioni, consentendo un capovolgimento dello sguardo: ognuno è libero di sperimentare perimetri e confini, pensieri ed emozioni che le opere potranno ispirare.
Fortuna? Coincidenza? Destino?
In realtà, nulla accade per caso!
Vieni a scoprire il messaggio che “Fermo Posta: Via Roma 50” ha in serbo per te.
Cristina Faedi
Artista italiana del collage, vive e opera a Modena. Laureata in Lingue e letterature straniere, ha lavorato per 25 anni per l’industria ceramica italiana. Da sempre appassionata di arte, mostre, viaggi, cinema, design, architettura, dal 2020 ha visto i suoi interessi creativi prendere una direzione ben precisa, tanto da spingerla a lasciare la vecchia professione per dedicarsi al collage analogico. Attraverso questa arte, fatta di carta tagliata (foto, ritagli di giornali vintage, vecchi libri, materiali di scarto e illustrazioni varie) e colla, crea pezzi unici con il proprio brand “Infinite Possibilità” (IG @infinite8possibilita). Una tecnica libera che consente all’autrice di esprimere il suo stile artistico con ironia e in modo surreale, immergendosi nella cura del dettaglio, delle simmetrie, dell’equilibrio delle forme e dei colori. Spesso presenti il tema del viaggio, del gioco, della bellezza e delle storie di grandi personalità del mondo femminile. Dal 2023 a realizzato mostre di collage come ideatrice, curatrice ed espositrice, fra le quali la collettiva “Tranchant!” a Modena in occasione del Festival della Filosofia 2023 sul tema Parola e “Multitasking” a Castelnuovo Rangone in occasione delle celebrazioni della giornata internazionale della donna 2024. I suoi collage sono stati pubblicati su riviste e volumi in Italia e all’estero e vengono creati su commissione come “Personal Landscape”. Ha realizzato copertine per riviste e libri e per iniziative come TEDxReggio Emilia di cui è partner tecnico. Con abbinamenti inaspettati e immagini contrastanti, il collage di Cristina Faedi vuole giocare e colpire al cuore, sorprendere rovistando fra i ricordi, e infine farsi riconoscere strappando un sorriso.
Luigi Ottani
Formigine (MO) 1965, Fotografo, pubblicista. Alterna ricerche sui microcosmi italiani a racconti di reportage e fotografia di architettura.Con numerose pubblicazioni e mostre ha raccontato il Sahel in Eritrea, i campi profughi Saharawi, la prostituzione minorile in Cambogia, lo Sri Lanka colpito dallo Tsunami, lo Hunan cinese, la rotta balcanica dei migranti. Con il volume “Niet Problema!”, a vent’anni dal disastro nucleare di Chernobyl, ha vinto il premio “Marco Bastianelli”, riconoscimento al miglior libro fotografico edito nel 2006. Nel 2010 ha raccontato con “Nato a Betlemme” la vita dei palestinesi a ridosso del muro. Nel 2011 ha ricevuto il premio giornalistico “Bruno Cucconi”. Nel 2013 con “Magnitudo Emilia” ha ricevuto al Campidoglio il Premio Nazionale Albero Andronico. Nel 2015 ha realizzato, insieme a Roberta Biagiarelli, un reportage dalla rotta balcanica da cui sono nati il volume “Dal libro dell’esodo” (Piemme Edizioni) e la mostra “Scappare la guerra” ospitata per oltre un mese alla galleria San Fedele di Milano. Nel mese di Ottobre 2021 ha ricevuto a Sorrento il Premio Internazionale di Ecologia VERDE AMBIENTE SOLIDARIETA’ – IX Edizione. Nel 2020 ha pubblicato “Shooting in Sarajevo, con Bottega Errante Edizioni, in occasione del venticinquesimo anniversario degli accordi di Dayton e della fine dell’assedio della città. Collabora con enti pubblici, associazioni, aziende private, agenzie di comunicazione e, appena può, pedala.