Nel XVIII secolo, per non essere catturati e fatti schiavi, i Somba (o Tamberma) fuggirono dalle regioni costiere del Golfo di Guinea e si rifugiarono a nord, sulle alture dell’Atakora, al confine tra Togo e Benin. Fu un esodo disperato e questa mostra cerca di evidenziare i segni che un evento doloroso lascia sempre sulla cultura di un popolo e sull’ambiente in cui vive. Trecento anni sono passati, ma su questo altipiano, patrimonio dell’umanità Unesco, tutto sembra ancora improntato a una visione difensiva dell’esistenza. Non esistono villaggi per impedire al nemico di concentrare l’attacco su un unico punto. Disseminate sul territorio, le abitazioni, chiamate Tata, continuano a essere costruite come piccole fortezze a due piani. E le persone, che siano adulti o bambini, reagiscono d’istinto alla presenza d’un estraneo con atteggiamento guardingo. Vanno a disporsi sulle linee di passaggio nei campi, sui varchi nella vegetazione e davanti agli ingressi delle abitazioni. Lo fanno a tutela d’un territorio che produce manioca, ignam, miglio e granoturco. Ma soprattutto a protezione della Tata, centro di tutta la vita familiare, dei culti religiosi e delle attività economiche, riparo di armenti e si custodiscono i raccolti. Mostra in collaborazione con Atelier del Design di Enrico Pavarani.

Orario apertura

Lunedì

10.30-13 15.30-19.00

Martedì

10.30-13 15.30-19.00

Mercoledì

10.30-13 15.30-19.00

Giovedì

10.30-13 15.30-19.00

Venerdì

10.30-13 15.30-19.00

Sabato

10.30-13 15.30-19.00

Domenica

Chiuso

MOSTRA APERTA DAL 26 APRILE AL 9 GIUGNO

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

ATELIER DEL DESIGN Via Emilia San Pietro, 22, 42121 Reggio Emilia RE

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