LA NATURA AMA NASCONDERSI NEL GIARDINO DI GABRINA
ll giardino di Gabrina è un orto di piante aromatiche ed officinali che è stato creato da un gruppo di volontari dell’associazione Gramigna.
Situato nel parco delle Acque Chiare sul confine fra la città e l’aperta campagna, è un luogo di pace, di bellezza, dove sostare, rigenerarsi, fare nuove esperienze sensoriali.
Nelle aiuole le fioriture si susseguono regalando colori e profumi quasi tutto l’anno.
Con la bella stagione si arricchisce di laboratori, iniziative diverse tese a favorire la relazione, l’educazione ambientale, lo sport, il gioco.
MA CHI ERA GABRINA?
Gabrina degli Albeti, reggiana, è stata una guaritrice ed erbaiola, ovvero conosceva le proprietà officinali delle erbe.
A lei si rivolgevano soprattutto le donne. Consolatrice e confidente ascoltava le loro pene d’amore: la paura di essere tradite, abbandonate, non essere amate, di perdere un figlio, il rapporto con un uomo manesco, problemi che evidentemente nella sola fede cristiana non trovavano adeguate risposte.
Sappiamo della sua esistenza perchè sono giunti fino a noi gli atti del processo civile cui fu sottoposta nel 1375.
Definita “mulier malefica” la sua colpa fu proprio quella di essere raccoglitrice di erbe medicinali, con l’aiuto delle quali preparava i suoi intrugli, pozioni alle quali i giudici non riconobbero alcuna virtù sanificatrice.
Fu accusata di scelleratezza, additata come eretica e processata come fattucchiera.
Le fu tagliata la lingua e marchiata a fuoco, solo un secolo dopo, con l’uscita del manuale antistreghe dei domenicani il tribunale dell’Inquisizione l’avrebbe mandata al rogo.